In Italia sono istallate decine di migliaia di caldaie (a condensazione, a camera chiusa, aperta, scalda acqua), la maggiorparte delle quali sono autonome. Oggi ci riferiamo proprio a quelli apparecchi installati in casa oppure esternamente che hanno il compito di produrre acqua calda per uso sanitario o per i riscaldamenti. In molti utilizzano una sola caldaia che svolge entrambi i compiti, in altri casi si usa uno scaldabagno a gas per acqua calda sanitaria (ACS) e la caldaia per i riscaldamenti.
Purtroppo , come tutti gli apparati elettrici ed idraulici, la caldaia non funziona, si guasta e non parte. E’ quasi un dramma perchè, specie in inverno, dell’ acqua bollente abbiamo bisogno. In primis per riscaldarci, ma soprattutto per lavarci, fare una doccia. Oggi la nostra guida è dedicata proprio a questo, a comprendere perchè la caldaia non parte, quale è il motivo del guasto e cercare di risolvere la situazione.
Prima di continuare sappiate che sul manuale del vostro modello che sia Ferroli, Vaillant, Ariston, Junkers, Riello, Beretta, Immergas ed altre avete la corrispondenza tra codice e gusto. Sul display della caldaia viene riportato un numero che equivale alla descrizione del problema. Esaminatelo, avrete già un’idea della situazione. Se proprio non riuscite a fare da soli dovete chiamare un tecnico per assistenza caldaie.
Possibili guasti di una caldaia
Ci sono diversi motivi per cui una caldaia a gas potrebbe non partire. Ecco alcuni dei problemi comuni che potrebbero impedire l’avvio della caldaia:
- Mancanza di gas: Se il gas naturale o la bombola di gas sono vuoti o c’è un’interruzione nell’approvvigionamento, la caldaia non avvierà.
- Problemi di alimentazione elettrica: Se la caldaia richiede energia elettrica per il funzionamento, come per il sistema di accensione elettrica o i controlli digitali, un’interruzione di corrente o un guasto nell’alimentazione elettrica potrebbero impedire l’avvio.
- Pilota o accensione difettosi: Se la caldaia ha un pilota, potrebbe essere spento o difettoso. In alternativa, se la caldaia utilizza l’accensione elettrica, potrebbe non funzionare correttamente.
- Sensore di temperatura difettoso: I sensori di temperatura possono rilevare temperature errate o essere danneggiati, impedendo il corretto funzionamento della caldaia.
- Pressione del sistema troppo bassa: La caldaia richiede una pressione adeguata per funzionare correttamente. Se la pressione dell’acqua è troppo bassa, la caldaia potrebbe non accendersi.
- Valvole chiuse o guaste: Le valvole che controllano il flusso di gas o acqua nella caldaia potrebbero essere chiuse o guaste.
- Interruttore di sicurezza attivato: Le caldaie di solito sono dotate di vari interruttori di sicurezza che si attivano in caso di problemi di sicurezza, come la temperatura o la pressione eccessive. Se uno di questi interruttori è attivato, la caldaia non partirà.
- Guasti nei componenti principali: Guasti nei componenti critici come il bruciatore, lo scambiatore di calore o la centralina di controllo possono impedire l’avvio della caldaia.
- Spia di errore o allarme: Molte caldaie moderne sono dotate di sistemi di diagnostica che mostrano codici di errore o allarmi specifici in caso di problemi. Verifica se c’è una spia lampeggiante o un codice di errore sul display della caldaia.
- Manutenzione insufficiente: Una mancanza di manutenzione regolare può portare a problemi di funzionamento. La pulizia e la manutenzione periodica sono fondamentali per il corretto funzionamento della caldaia.
Caldaia in blocco
è la situazione più classica, il problema che accade soventemente e che viene riportato con il codice A01. I produttori, per proteggere il bruciatore, bloccano il funzionamento se ci sono delle situazioni particolari che potrebbero danneggiarlo.
La causa principale riguarda la caldaia che va giù di pressione. Magari da tanto tempo non la accendiamo, il classico caso di una seconda casa di vacanza, oppure l’abbiamo tenuta spenta in estate ed ora la pressione dell’acqua è insufficiente, si è abbassata. In questo caso le caldaie hanno una manopolina di colore blu che permette di mandare in pressione l’acqua. Date un’occhiata al manometro frontale che esprime i “bar” della pressione, basta aumentarli un po’ e la caldaia torna a funzionare.
Ci possono essere però altre problematiche relative al gas che non arriva in quantità sufficiente, al tiraggio, al calcare depositato nei tubi. In tutti questi casi l’intervento di un tecnico è necessario. Date un’occhiata su Google alla voce assistenza caldaie e chiamate per un intervento. Solitamente ve la cavate con 40 euro per il prezzo della chiamata più eventuali pezzi da sostituire.
Alla caldaia non si accende la fiamma
la cosiddetta “fiamma pilota” è quella scintilla che serve per innescare la combustione. La fiamma o scintilla può essere innescata dalla corrente elettrica o dalla batterie. In quest’ ultimo caso il controllo da fare è semplice, aprire l’alloggiamento e cambiare le pile. SOLITAMENTE la cosa si risolve in 5 minuti. Attenzione alle caldaie che si trovano all’ aperto, quando piove forte l’acqua potrebbe penetrare nel vano batterie e bagnarlo. In questo caso utilizzate un phon per asciugarlo se è presenta acqua o umidità.
Se utilizziamo una caldaia che ha l’alimentazione elettrica la cosa è piu’ complessa. Oltre a dirvi banalmente di controllare che ci sia l’elettricità per il resto dovete affidarvi ad un tecnico.
Uno dei problemi più comuni che portano la caldaia a non accendersi è collegato al buon funzionamento del bruciatore. Qui avviene la combustione, innescata dalla fiamma o da una candela, che genera il calore che viene poi utilizzato per riscaldare l’acqua.
In caso di problemi l bruciatore blocca l’accensione della fiamma: si tratta di un vero e proprio blocco di sicurezza, che permette alla caldaia di mantenere isolato un elemento il cui stato di funzionamento è anomalo.
Acqua calda nella doccia che va e viene
bruttissimo trovarsi sotto la doccia e ad un certo punto avere in testa l’acqua gelata. La caldaia, nonostante riceva la richiesta di acqua calda, non fa il suo lavoro. Il problema potrebbe essere legato alla pressione insufficiente dell’ acqua. Una situazione tipica di chi abita ai piani alti e vuole farsi la doccia quando già nel condominio ci sono tante altre persone che si stanno lavando. In questo caso potete far poco se non acquistare un “autoclave” che aumenti la pressione nella vostra casa.
Potrebbe dipendere anche da un eventuale presenza di calcare sullo scambiatore di calore della caldaia, grazie all’ uso del decalcificatore sui modelli più recenti questo problema è stato ridotto, ma l’intervento del tecnico è necessario anche in questo caso.
Caldaia che perde acqua
solitamente l’acqua cade dalla valvola di sicurezza, è una manopola rossa, la riconoscete. Serve far sì che la pressione non superi i 3 bar. Se goccia significa che c’è troppa pressione e quindi dobbiamo abbassarla. Date un’occhiata al manometro posto di fronte, dovrebbe essere compresa la lancetta tra 0,8 e 1,5 bar.
Per abbassarla andate su ogni radiatore e fate sfiatare aprendo la valvolina bianca laterale, dal buchino uscirà acqua e aria probabilmente. Altre cause riguardano il vaso di espansione ed i jolly dei vari caloriferi posti in casa.
Installazione del dosatore anticalcare
è un piccolo cilindro trasparente che si installa sotto la caldaia. Il costo, se chiamate un tecnico è di 60-70 euro per l’installazione, ma potete farlo anche da soli con un po’ di pazienza. Il dosatore anticalcare è fondamentale per prevenire problematiche relative all’ accumulo di calcio.
Manutenzione caldaia
Se avete cura della vostra caldaia vi durerà decine di anni e vi farà risparmiare un sacco di soldi in bolletta. Innanzitutto, se all’ aperto, tenetela riparata da vento e pioggia. Gli agenti atmosferici corrodono e rovinano i componenti. Quindi realizzate un armadietto di acciaio inox dove installarla,
Regolate la temperatura: una temperatura troppo alta vi farà consumare di più e formerà più calcio. Per effettuare la taratura della temperatura dovete smontare il pannello frontale, cercare la vita e ruotarla leggermente in senso antiorario.
Effettuate i controlli dei fumi come previsto dalla legge e fate fare la pulizia del camino di tiraggio, aumenterete l’efficienza.
Non effettuate lavaggi con rimedi casalinghi come l’aceto, rovinate la caldaia. Usate piuttosto un decalcificatore fatto apposta per questi prodotti,