Quando è possibile accendere i riscaldamenti ? Con l’arrivo dei primi freddi si riaccendono le caldaie che alimentano i termosifoni di casa. Le date di accensione (sia riscaldamento privato che centralizzato) sono stabilite dal D.P.R. 412/93 e DPR 551/99 che ha diviso l’ Italia in sei fasce climatiche, dalla A, la più calda, alla F, la più fredda. Aggiornamento per la stagione 2023/2024. Per il caldo anomalo l’accensione dei riscaldamenti è stata posticipata di 8 giorni e anticipato lo spegnimento a primavera 2024 di 8 giorni.
In alcun casi sono stati posticipati, ad esempio a Roma , che è in fascia D, i riscaldamenti secondo l’ordinanza del 2023 firmata dal sindaco Gualtieri , si possono accendere dal 15 novembre 2023 al 7 aprile 2024.
Ogni Comune comunque con un’ordinanza può posticipare o anticipare. E’ il caso di Milano che ha posticipato l’accensione al 3 novembre 2023 e lo spegnimento al 7 aprile 2024. Anche Bologna ha posticipato al 7 novembre 2023 per un massimo di accensione di 13 ore.
E’ chiaro che in Sicilia le condizioni climatiche sono diverse rispetto alla Lombardia, per cui i riscaldamenti si accenderanno ad autunno in inoltrato e si spegneranno prima. L’obbligo di accensione e spegnimento riguarda tutti i tipi di impianti tranne quelli di ospedali e scuole, sia centralizzati che autonomi. E’ chiaro che sarà difficile da parte del Comune controllare un impianto autonomo se ha seguito le date.
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Ad ogni modo queste sono le sei fasce climatiche italiane:
- FASCIA A: accensione prevista dal 1° dicembre con spegnimento fissato al 15 marzo, per un limite di 6 ore al giorno.
- FASCIA B: accensione dal 1° dicembre con spegnimento al 31 marzo, per 8 ore al giorno al massimo;
- FASCIA C: accensione dal 15 novembre con spegnimento al 31 marzo, per un massimo di 10 ore giornaliere;
- FASCIA D: accensione dal 1° novembre con spegnimento al 14 aprile, per 12 ore al giorno al massimo;
- FASCIA E: accensione dal 15 ottobre e fino al 14 aprile, con un limite di 14 ore;
- FASCIA F: accensione consentita per l’intero anno senza alcun limite orario.
Nella stessa Regione ci possono essere comuni appartenere a fasce differenti, perchè le condizioni climatiche sono diverse, per cui bisogna controllare bene.
Tranne la zona F, in cui sono inseriti i comuni di montagna e dove non c’è alcun limite, i riscaldamenti devono essere spenti la notte ed accesi dopo le 5 del mattino e spenti dopo le 23.
Al di fuori di tale periodo gli impianti di riscaldamento possono essere attivati in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e comunque con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita a pieno regime.
Quando capitano dei giorni particolarmente freddi, la legge consente di ampliare i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, su conforme delibera della Giunta Comunale ed ordinanza del Sindaco. In altri termini, l’ordinanza del Sindaco, se il caso lo richiede, può:
- Anticipare rispetto al 15 ottobre o posticipare rispetto al 15 aprile l’accensione del riscaldamento per un numero di ore giornaliere superiore alle 7 già consentite dalla vigente normativa (legge 10/91 e DPR 412/93);
- Aumentare il tempo di accensione rispetto alle 14 ore giornaliere già ammesse dalla legge nel periodo 15 ottobre – 15 aprile.
QUI SOTTO C’E’ LA LISTA DEGLI ORARI DI ACCENSIONE DIVISA PER REGIONE, OGNI REGIONE AL SUO INTERNO HA LA FASCIA CLIMATICA DI OGNI COMUNE APPARTENENTE.
ABRUZZO – BASILICATA – CALABRIA – CAMPANIA – EMILIA ROMAGNA – FRIULI VENEZIA GIULIA – LAZIO – LIGURIA – LOMBARDIA – MARCHE – MOLISE – PIEMONTE– PUGLIA – SARDEGNA – SICILIA – TOSCANA – TRENTINO ALTO-ADIGE – UMBRIA –VALLE D’AOSTA – VENETO