La sigaretta elettronica aiuta a smettere di fumare?
Smettere di fumare è il desiderio di molti. Purtroppo abbandonare definitivamente il vizio del fumo non è così facile come si potrebbe immaginare, perché spesso si ricade nella sindrome da astinenza, che genera nervosismo, ansia, difficoltà di concentrazione, mal di testa, senso di stordimento, irritabilità e altri disagi più o meno intensi. Fortunatamente esistono degli aiuti che permettono di lasciarsi il tabagismo alle spalle e fra questi la sigaretta elettronica ha già riscosso un crescente successo.

Tuttavia in Italia si registra ancora un certo scetticismo visto verso questo dispositivo, considerato che molti si domandano ancora se la sigaretta elettronica sia davvero un valido strumento per cessare di fumare. Alcuni ritengono addirittura che la sigaretta elettronica, in definitiva, mantenga del tutto inalterata la dipendenza da tabacco. Tutto ciò è vero o si tratta solo di un’errata convinzione? Ecco quello che c’è da sapere sull’argomento e quali sono i benefici che derivano dall’uso della sigaretta elettronica.

Fumatori in Italia: statistiche e tendenze

Gli effetti negativi del fumo sulla salute umana sono oramai noti e ampiamente studiati. In tanti Paesi del mondo l’uso del tabacco è diminuito in maniera significativa, grazie soprattutto alle massicce politiche governative che supportano i fumatori a smettere e incentivano i giovani a non iniziare. In Italia, invece, si registra un fenomeno assai diverso.

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Dalle statistiche emerge infatti che su una persona su quattro fuma in maniera abituale e che il numero dei consumatori di tabacco rimane costante da oltre dieci anni. Allo stato attuale in Italia i fumatori rappresentano il 22% della popolazione e questa percentuale si mantiene pressoché invariata nel tempo. Analizzando i dati forniti dal Ministero della Salute si può constatare inoltre che gli ex fumatori corrispondono solo al 12% della popolazione.
Chi fuma, nella maggior parte dei casi, ha un’età compresa fra 25 e 60 anni. Quanto al consumo medio, questo si attesta intorno alle 20 sigarette al giorno che contengono livelli medi di nicotina.

I fumatori intervistati hanno spesso dichiarato di aver cominciato a consumare tabacco in modo occasionale in età molto giovane, il più delle volte intorno a 15 anni, per poi essere diventati consumatori abituali a 25 anni. Il desiderio di smettere inizia solo una volta superata la soglia dei 45 anni. A questo riguardo è interessante comprendere in che modo gli italiani tentano di smettere di fumare.

Molti ricorrono all’uso di farmaci a basso dosaggio di nicotina, che servono per evitare l’innesco della sindrome d’astinenza. Trattasi il più delle volte di gomme o cerotti, utilizzati seguendo una precisa terapia che dura qualche mese e che prevede una progressiva diminuzione del farmaco. Questi sistemi non offrono spesso i risultati sperati anche perché il fumatore dovrà dire addio ad una gestualità radicata nel tempo.
In tanti altri casi si cerca di smettere di fumare e con successo usando la sigaretta elettronica. Questa è la scelta adottata dal 44% dei fumatori con età compresa fra i 45 e i 65 anni. Come mai?

La risposta è molto semplice considerando che la sigaretta elettronica, il cui funzionamento si basa sulla vaporizzazione di speciali liquidi, agisce in modo positivo sulla salute del fumatore. Questo dispositivo è assai diverso da un farmaco e non prevede l’inalazione del gas, di catrame oppure di altre sostanze cancerogene.

In buona sostanza, utilizzando la sigaretta elettronica i rischi sulla salute restano assai contenuti. Smettere di fumare rimane sicuramente un percorso duro e che può richiedere diverso tempo. Tutto dipende dalla propria forza di volontà e dalla costanza. Del resto nel tabacco è presente la nicotina, una sostanza che riesce ad alterare l’attività mentale e a generare il rilascio della dopamina, responsabile della tipica sensazione di piacere. La nicotina è dunque in grado di provocare non solo assuefazione ma anche tolleranza. Quando si smette di fumare tabacco il picco di astinenza si raggiungere fra le 48 e le 72 ore e in genere il corpo richiede circa 3 settimane per disintossicarsi del tutto dalla nicotina.

Smettere di fumare con la sigaretta elettronica è possibile

Conosciute anche come e-Cig, le sigarette elettroniche hanno oramai raggiunto un discreto successo oltre che una certa popolarità fra i giovani e non solo, anche perché consentono di avere una piena gestione sia sul sapore che sulle concentrazioni di nicotina all’interno dei liquidi impiegati.

Bisogna considerare che dopo diversi anni di costante assunzione di nicotina il passaggio ai liquidi del tutto privi di tale sostanza non è mai del tutto immediato. Un fumatore non sempre riesce ad abbandonare gli aromi del tabacco in modo netto. Questo spiega come mai i fumatori rientranti nella fascia d’età che va dai 45 ai 65 anni usano la sigaretta elettronica sporadicamente per sostituire il tabacco.

Il definitivo passaggio alla sigaretta elettronica avviene gradualmente. Più nello specifico, la procedura seguita consiste nell’usare inizialmente liquidi che vantano un aroma simile a quello delle sigarette consumate abitualmente. I liquidi disponibili, infatti, non sono tutti uguali e presentano concentrazioni di nicotina variabili e decrescenti: scegliendoli opportunamente sarà dunque possibile procedere ad un passaggio non traumatico dalla sigaretta tradizionale e quella elettronica.

Oggi l’uso della sigaretta elettronica è largamente suggerito anche nel settore medico, visto che l’aspirazione del vapore si rivela fino al 95% meno tossica rispetto alla combustione. I residui di tossicità che rimangono sono decisamente meno dannosi rispetto al fumo passivo, proprio perché il vapore non rilascia quelle sostanze cancerogene proprie della nicotina.
Come smettere di fumare con la sigaretta elettronica

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiarito che dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta il battito cardiaco e la pressione arteriosa di normalizzano. Dopo un giorno i polmoni si liberano dalle tossine e dal muco, mentre trascorse 48 ore, quando i livelli di nicotina sono molto bassi, sarà possibile avvertire meglio i sapori dei cibi e gli odori. Smettere di fumare vuol dire acquisire maggiore energia, migliorare le capacità respiratorie ed eliminare dal proprio organismo le impurità. Chi cessa di fumare abbassa il rischio di contrarre patologie cardiovascolari e alle vie respiratorie.
Oggi le sigarette elettroniche, decisamente meno dannose del fumo generato dalla combustione di tabacco, possono fare molto per stare meglio nel breve e lungo termine. Passare allo svapo è sicuramente un passo importante non solo per limitare i danni sull’organismo, ma per lasciarsi alle spalle il tabagismo senza avvertire sensazioni di nervosismo, ansia o stordimento.
Quanto tempo serve per smettere del tutto di fumare? Questa domanda non ha una risposta univoca perché tutto dipende dalle abitudini del fumatore, dal tipo e quantità di sigarette consumate, oltre che dall’impegno e dalle reazioni dell’organismo.

Non bisogna dimenticare che le sigarette elettroniche permettono di scegliere la percentuale di nicotina del liquido che si deve inserire all’interno del dispositivo. Questo significa chi è abituato a fumare sigarette forti potrà iniziare a smettere di assumerle usando la sigaretta elettronica in abbinamento con liquidi ad alte percentuali di nicotina. Successivamente sarà possibile diminuire fino ad arrivare all’uso del liquido con 0% di nicotina. Il processo, dunque, deve essere condotto un passo dopo l’altro: la durata è strettamente legata alla concentrazione di partenza e alla maniera in cui risponde l’organismo. In media occorrono 6 mesi, ma non mancano anche casi in cui la completa disintossicazione può essere molto rapida e in rari casi proseguire anche per anni.

Smettere di fumare è quindi un passo importante, una scelta per la propria salute che diventa più semplice consultando il proprio medico di fiducia e usando la sigaretta elettronica. Quanto alla varietà dei liquidi da usare c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Oltre a quelli speciali, si può spaziare fra liquidi tabaccosi cremosi oppure dal sapore fruttato. Non mancano anche liquidi personalizzati, che il fumatore potrà realizzare su misura scegliendo la concentrazione di nicotina e gli aromi. I liquidi di qualità si possono acquistare online su Terpy.it, e-commerce migliore del settore.

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